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In
media una famiglia indiana spende l´8% dei suoi consumi giornalieri per oro e
monete, poco al di sotto delle spese mediche e delle spese per l´istruzione dei
figli. Questo è ciò che si evince da un report realizzato da Ficci e dal World
Gold Council, dati che comunque non sorprendono poi più di tanto visto che è
ormai risaputo che l´India è uno dei consumatori di oro più importanti del
mondo intero insieme alla Cina. Pensate infatti che ogni anno il consumo di oro
arriva intorno alle 900 tonnellate. Si tratta di dati positivi per il mercato
globale dell´oro ovviamente, di dati che permettono infatti a questo mercato di
essere vivido e che offrono a coloro che nell´oro vogliono investire la
possibilità di farlo senza grandi difficoltà. Si tratta però di dati negativi
per l´India, il consumo di oro proveniente da altri paesi può infatti impoverirla.
Proprio per questo motivo nel corso degli anni sono stati presi vari
provvedimenti, come ad esempio l´aumento, in alcuni casi anche davvero molto
intenso, delle tasse sugli acquisti in oro provenienti da altri paesi. Questi
provvedimenti non hanno portato ai risultati sperati, la corsa all´oro indiana
ha continuato come se nulla fosse. Adesso però il problema sta diventando
sempre più intenso e si rende necessaria una politica dell´oro che sia molto
più efficace.
Una
nuova politica dell´oro per l´India
Una nuova politica dell´oro non dovrebbe
prevedere un semplice innalzamento delle tasse, cosa questa che infatti è ormai
dimostrato non riuscire a funzionare e che crea solo sfiducia nei cittadini
verso il loro paese. Ciò che l´India deve fare è esattamente il contrario,
creare fiducia nei cittadini. Può farlo cercando di rendere la produzione
interna di oro e di gioielli migliore. Il paese deve quindi aiutare i
produttori locali a svilupparsi e deve permettere migliori collegamenti con
tutta l´India con infrastrutture quindi nuove e più adatte alla nostra epoca
contemporanea che offrano l´opportunità di rendere le vendite molto più fluide
e di rispondere quindi al meglio alla domanda. In questo modo finalmente i
gioielli Made in India riuscirebbero a trovare una loro collocazione,
riuscirebbero a trovare il successo di cui hanno bisogno non solo per
soddisfare la domanda ma anche per essere esportati nel resto del mondo e
riuscire così a portare nelle banche indiane molti più soldi. C´è bisogno insomma
di nuove strategie di marketing e di vendita, ma c´è bisogno anche di regole
che permettano di gestire tutto questo al meglio e che offrano trasparenza e
standard ben precisi da seguire, altrimenti ovviamente il rischio è che regni
sempre e solo il caos. Non solo, le banche indiane dovrebbero iniziare ad avere
in oro una parte della loro liquidità e a garantire ai loro clienti dei
prodotti di risparmio a base di oro. In questo modo si offrirebbe agli indiani
la possibilità di gettarsi in investimenti in oro tutelati e ben gestiti che
porterebbero l´economia indiana a girare in modo importante.
Le
ripercussioni
Ma se una politica dell´oro di questa tipologia riuscisse
davvero ad essere messa in pratica quali sarebbero le ripercussioni a livello
globale? Se gli indiani iniziassero ad acquistare l´oro del loro paese è ovvio
che il prezzo dell´oro potrebbe subire delle notevoli cadute, cosa questa che
risulta negativa per coloro che vogliono poter vendere, ma che risulta davvero
positiva per coloro che invece l´oro lo vogliono acquistare. Dopotutto abbiamo
ormai compreso che i crolli delle quotazioni, per quanto intensi possano
essere, prima o poi trovano il modo di risanarsi. L´oro è considerato un bene
di rifugio eccellente proprio per questo motivo, perché ad ogni periodo
negativo seguirà sempre anche un periodo positivo, perché si tratta di un
mercato che nonostante la sua imprevedibilità è anche ciclico.