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Gli
investitori stavano in questi ultimi giorni viaggiando sull´incertezza, il
referendum in Svizzera avrebbe potuto infatti cambiare le sorti della quotazione
dell´oro sul mercato internazionale. La Svizzera infatti nella giornata del 30
novembre è andata a votare per tre diversi referendum, uno di questi prendeva
in considerazione proprio le riserve auree della Banca Nazionale Svizzera,
riserve che sarebbero dovute aumentare. Non solo, l´oro non sarebbe più potuto
essere messo in vendita e sarebbe dovuto essere depositato solo ed
esclusivamente in Svizzera. Un sì al referendum avrebbe comportato un aumento
pressoché istantaneo del prezzo dell´oro, aumento pari anche niente meno che al
15%. Il sì però non c´è stato, il paese ha visto la vittoria dei no su tutti e
tre i referendum a cui il popolo è stato chiamato a votare. Il referendum
sull´oro nello specifico ha visto una vittoria dei no per una percentuale pari
al 77,2%, una vittoria insomma schiacciante. I sondaggi che erano circolati nei
giorni scorsi sono stati insomma smentiti del tutto.
La
Banca Nazionale Svizzera
La Banca Nazionale Svizzera è felice di questo
risultato, aveva già infatti dato libero sfogo a tutte le sue preoccupazioni
parlando di una situazione che sarebbe diventata davvero molto difficile da
gestire. Se il referendum fosse passato la Banca Nazionale Svizzera avrebbe
dovuto necessariamente infatti far scendere in campo ingenti risorse di denaro
per riuscire a far aumentare le riserve auree del paese. Il problema però è che
questa manovra avrebbe fatto aumentare il valore del denaro sul mercato
internazionale rendendo difficile difendere per la Svizzera la soglia per
l´euro-franco. Il franco svizzero avrebbe quindi visto un notevole
deprezzamento, eccessivo potremmo dire. A fronte del no che è stato urlato a
gran voce la Banca Nazionale Svizzera ha tirato un vero e proprio sospiro di
sollievo, consapevole che per lei adesso sarà più semplice pensare agli affari
del paese e consapevole che il franco svizzero è di nuovo al sicuro. Il 30%
delle riserve auree della Svizzera potrà continuare quindi a vivere del tutto
indisturbato al di fuori del paese.
Le
conseguenze sul mercato
Il no al referendum non porta con sé grandi
conseguenze sul mercato internazionale, è ovvio però che il rialzo che in molti
aspettavano non avrà luogo. Ad aspettare questo rialzo erano soprattutto gli
investitori ovviamente, consapevoli infatti che per loro sarebbe potuto essere
davvero molto interessante rivendere l´oro a seguito di un sì della Svizzera,
avrebbero infatti potuto ricavare un guadagno intenso. La quotazione dell´oro
rimane invece stabile e non mostra almeno per adesso cambiamenti importanti da
sottolineare. Gli investitori dovranno attendere ancora un po´ di tempo quindi
per sperare in nuovi guadagni, possono però comunque fare nuovi acquisti visto
che il prezzo del metallo giallo non è salito alle stelle. In realtà si tratta
comunque di una buona notizia anche per gli investitori, gli esperti del
settore hanno infatti affermato che un cambiamento tanto repentino avrebbe
destabilizzato il mercato. Il mercato dell´oro non ha bisogno di essere
destabilizzato visto che vive un momento di grave difficoltà, meglio cercare di
mantenere quanto più possibile un sano equilibrio che porta ottimi risultati
per tutti, investitori e non.