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C´è preoccupazione per la corsa all´oro
sui fondali marini
La domanda sempre crescente di oro e di
altri metalli preziosi non ha portato solo ad una corsa alle miniere, ha
portato anche ad una vera e propria corsa ai fondali marini. Forse non tutti
sanno infatti che i fondali marini sono ricchi di manganese, rame ma anche oro
e molti altri metalli preziosi, metalli che sono disponibili qui sotto forma di
grosse pepite che devono poi ovviamente essere lavorate in modo adeguato per
riuscire a ricavare questi metalli al loro stato puro.
Le zone dei fondali marini che sono
senza dubbio molto più ricche di questi materiali preziosi sono le zone vicine
alle varie sorgenti vulcaniche, sorgenti che costellano i fondali a grandissime
profondità. Pensate che basterebbe riuscire a recuperare 10 tonnellate di
materiale da questi fondali marini per riuscire ad ottenere una tonnellata di
minerali, cifre queste davvero eccezionali se si pensa che invece sulla
terraferma sarebbero necessarie ben 125 tonnellate di materiale per ottenere la
stessa quantità di minerali.
Il problema è che proprio queste zone
molto profonde dei fondali marini sono l´habitat di molti organismi viventi
davvero molto particolari, organismi che a dire la verità la scienza non ha
ancora avuto modo di studiare e di scoprire alla perfezione. Pensate infatti
che per adesso l´uomo conosce più o meno solo il 10% delle specie animali che
vivono nei nostri mari. Andare a recuperare il materiale grezzo dai fondali
marini significherebbe andare ad intaccare l´habitat di queste specie,
significherebbe quindi creare per loro delle condizioni di vita peggiori con il
rischio di far estinguere queste specie per sempre.
I problemi connessi all´estrazione dei
minerali dai fondali marini non sono però solo problemi di ordine ambientale.
La paura infatti è anche che non vi siano ancora oggi le competenze necessarie
per riuscire in questa impresa. Le ditte abituate ad estrarre minerali sulla
terraferma hanno senza dubbio delle ottime competenze, ma la terraferma e i fondali
marini sono due luoghi completamente diversi e si sente allora la necessità che
vi siano delle competenze specifiche. Non sono da sottovalutare neanche
ovviamente i costi della corsa all´oro nei fondali marini, costi di cui a dire
la verità non si sa ancora niente di preciso ma che di sicuro potrebbero essere
davvero molto alti.
Tutti questi problemi dell´estrazione
dei minerali dai fondali del mare sono stati portati alla luce dall´ISA
International seabed authority, una sezione delle Nazioni Unite che ha come
obiettivo la salvaguardia appunto dei fondali marini ed oceanici. L´ISA ha
pubblicato proprio in questi giorni un documento in cui ha messo in chiaro
tutte queste difficoltà, difficoltà che verranno regolamentate da norme
internazionali valide quindi per tutti i paesi del mondo. Le regole che l´ISA
nel giro di qualche anno renderà effettive prevedono una grande attenzione
all´ambiente e alla sicurezza ovviamente, ma prendono in considerazione anche
la possibilità di sfruttare questa nuova corsa all´oro per aiutare i paesi in
via di sviluppo. L´ISA è infatti convinta che una parte degli introiti
dell´estrazione dell´oro debba andare proprio a queste nazioni, con la speranza
così che la loro economia possa crescere in modo sempre più intenso.