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Il rimpatrio dell´oro: la tendenza degli stati per far aumentare la fiducia dei cittadini
In
molti credono che le riserve auree di un paese si trovino all´interno dei suoi
confini geografici, in realtà la situazione è ben diversa. Praticamente tutti i
paesi hanno la maggior parte delle loro riserve anzi molto lontane da loro, in
caveau sparsi in ogni angolo del mondo. Tra le zone in cui le riserve auree
europee vengono custodite dobbiamo sicuramente ricordare Londra, New York e
Ottawa. Qualcosa però sta cambiando, a quanto pare infatti molte banche
centrali europee si stanno muovendo per fare in modo che le riserve auree
tornino entro i confini del paese nel minor tempo possibile. Questa è una vera e
propria tendenza, una linea di condotta sempre più diffusa. Cerchiamo di capire
insieme i motivi che sottostanno a questa decisione e di fare un po´ di
chiarezza sulla situazione.
I
motivi del rimpatrio dell´oro
Che cosa spinge un paese a fare di tutto
affinché l´oro venga rimpatriato? La speranza è di riuscire in questo modo a
rendere la valuta nazionale più forte, ma il motivo principale è in realtà di
tipo psicologico. Un paese che decide di rimpatriare l´oro è un paese di cui i
suoi cittadini possono fidarsi al cento per cento, una paese che riesce insomma
ad infondere sicurezza in tutti coloro che vi abitano. Questa fiducia è un
ottimo punto di partenza per far ripartire l´economia, una fiducia che ben
pochi paesi al mondo oggi hanno viste le situazioni disastrose in cui versano.
Dobbiamo ammettere inoltre che i vari stati europei non si sentono più protetti
dai caveau internazionali, negli ultimi tempi molti sono stati denunciati
infatti per truffa.
I
paesi del rimpatrio
Tra i primi paesi ad aver deciso di rimpatriare le
riserve auree dobbiamo ricordare la Germania. La Germania ha infatti iniziato
questa manovra già nel 2012 e vuole riuscire a rimpatriare entro il 2020 ben
700 tonnellate di oro. In questo modo la Germania avrà metà delle riserve entro
i suoi confini. Si tratta di un obiettivo a dire la verità davvero molto
complesso da portare a termine, ambizioso potremmo dire. Pensate infatti che
delle 50 tonnellate che dovevano tornare a casa entro la fine del 2013 solo 37
sono riuscite a raggiungere la destinazione prefissata. Tra gli ultimi paesi ad
aver intrapreso questa strada dobbiamo invece ricordare l´Olanda. Proprio in
questi giorni l´Olanda è riuscita infatti a recuperare 122 tonnellate di oro e
farle rientrare entro i suoi confini. Dobbiamo infine ricordare anche la
Russia, paese questo che proprio grazie al rimpatrio dell´oro è riuscito a
risollevare la situazione ormai disastrosa della sua moneta e a dare nuovo
slancio quindi alla sua economia. Tra i paesi del rimpatrio dell´oro doveva
esserci anche la Svizzera, ma il referendum previsto per la fine di novembre e
relativo proprio alle riserve auree del paese ha visto la vittoria del no.
Ci si chiede a questo punto quale sia la situazione dell´Italia, una domanda questa più che legittima visto che anche il nostro paese ha buona parte delle sue riserve al di fuori dei confini dello stato, visto che c´è una situazione di grave crisi economica, visto che ormai i cittadini non hanno più alcun fiducia nei confronti del paese in cui vivono. A quanto pare però questa tendenza di rimpatrio non ha ancora destato l´interesse dell´Italia, non c´è almeno per adesso nessuna iniziativa in vista. Non ci resta che attendere quindi per scoprire se il rimpatrio avrà luogo anche in altri paesi e per comprendere se queste azioni avranno delle ripercussioni importanti sul mercato internazionale.