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L´ormai defunto presidente
venezuelano Hugo Chavez aveva portato avanti una politica economica del tutto
sbagliata, politica che fa sentire ancora oggi le sue devastanti conseguenze.
Oggi proprio a causa di questa politica il Venezuela vive infatti una crisi
economica senza precedenti e la sua moneta, il Bolivar, si è trovata ad essere
svalutata come mai era accaduto sino ad oggi. La crisi economica venezuelana
sembra peggiorare giorno dopo giorno tanto che si pensa che potrebbe collassare
nel giro di pochissimo tempo, una situazione questa che il nuovo capo dello
Stato Nicolas Maduro ha dovuto cercare di arginare con tutti gli strumenti che
aveva a disposizione. E così Nicolas Maduro ha preso la decisione di vendere
buona parte dell´oro delle casse dello Stato a Goldman Sachs. Una decisione
questa che può davvero risollevare le sorti del paese, ma che di certo non è
stata presa a cuor leggero. Dovete infatti tenere bene in mente che Goldman
Sachs è una banca d´affari americana e che per un paese come il Venezuela
quindi doversi affidare a lei è come essere sconfitta dal proprio nemico più
acerrimo.
Nello specifico l´accordo tra
Nicolas Maduro e Goldamn Sachs prevede un´ipoteca pari a ben 1,45 milioni di
once di oro in cambio ovviamente di liquidità, liquidità che arriva
direttamente alle casse dello stato e che quindi offre al Venezuela la
possibilità di respirare un po´. Queste once di oro sono quelle che il
Venezuela non ha ancora avuto modo di far entrare nel paese e che se ne stanno
in questo momento in giacenza a Londra.
La formula che è stata scelta
per questa trattativa prevede una quota che la Goldaman Sachs deve pagare al
Venezuela, quota che non sarà fissa ma che varierà a seconda dei cambiamenti
della borsa e quindi dei cambiamenti del mercato dell´oro. Più nello specifico
questa quota prevede un tasso di interesse che viene calcolato basandosi sia
sul dollaro che sul call BBA Libro all´8%. Visto però che il mercato dell´oro
non è molto favorevole in questi ultimi tempi, un mercato che infatti
periodicamente vede un´eccessiva svalutazione del prezioso metallo giallo, è
stato deciso che la Banca Centrale verserà a Goldman Sachs più oro se il prezzo
dovesse scendere in modo eccessivo e che la banca americana verserà invece più
dollari nel caso in cui il prezzo dovesse aumentare in modo eccessivo. Questo
accordo vale fino al 2020, da quel momento in poi l´oro rientrerà nelle casse
dello stato venezuelano. Nel caso inoltre di una svalutazione dell´oro c´è la
possibilità di far valere una clausola che bloccherà il deposito di oro da
parte del Venezuela.
Questo accordo ovviamente non comporta particolari rischi per Goldman Sachs, lo stesso invece non si può dire per il Venezuela. Il Venezuela effettivamente rischia, il metodo che ha scelto infatti per risollevare il suo paese dalla crisi economica funzionerà solo fino a quando l´oro non subirà una svalutazione eccessiva. Nel caso di una svalutazione invece la sua situazione potrebbe rimanere invariata e la sua crisi economica potrebbe continuare se non a peggiorare a rimanere comunque stabile e critica. E a dire la verità secondo le previsioni correnti proprio questo potrebbe essere il risultato, sono molte infatti le stime pessimistiche per il 2014, prima fra tutte proprio quella di Goldman Sachs, stime che prevedono una ricaduta dell´oro durante tutto il corso del prossimo anno. Non solo, sembra che il prezzo dell´oro non potrà neanche salire in modo eccessivo nei momenti di particolare positività perché la Federal Reserve è intenzionata a mantenere il sui prezzo piuttosto basso visto che deve riconsegnare entro il 2019 i lingotti di Fort Knox alla Bundersbank. Nonostante la situazione non sia rosea dobbiamo sottolineare che per il Venezuela non esisteva altra possibilità di scelta, questa era l´unica decisione possibile. Forse questa decisione non porterà l´economica del Venezuela sul cammino del successo, ma di sicuro non la porterà neanche ad affondare come invece la politica di Chavez era riuscita a fare, una soluzione che quindi deve comunque essere vista come importante e positiva per un paese ad un passo dal collasso.