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Oro o argento in cambio di assunzioni:
ecco il risultato degli Stati Generali dell´Oreficeria di Arezzo
In questi giorni sono stati convocati gli Stati Generali dell´ Oreficeria ad
Arezzo ed è emersa una proposta davvero molto interessante volta a rendere il
settore orafo più acceso e fertile, volta a favorire le nuove assunzioni e a
rendere quindi meno intensa questa crisi economica a cui purtroppo oggi ci
siamo più che abituati.
La proposta di un prestito in oro o
argento
La proposta prevede un prestito d´uso alle aziende che decidono di
assumere un nuovo dipendente, sia con un contratto di lavoro a tempo
indeterminato che con un contratto di lavoro invece a tempo determinato, pari
niente meno che a 5 kg di oro oppure a 50 kg di argento. Il tasso di interesse
previsto per questo prestito è del 3% e la durata è stata fissata a 2 anni. Al
concludersi di questi due anni le aziende possono decidere di convertire il prestito
d´uso in un mutuo, sempre in oro o argento ovviamente. Il mutuo prevede un
tasso di interesse sempre del 3% per una durata invece di 5 anni. Ovviamente
gli Stati Generali dell´Oreficeria hanno previsto delle collaborazioni con
alcuni istituti bancari per riuscire a mettere in atto questo processo ed è
stato chiesto alle aziende orafe di pre-aderire se interessate in modo da far
capire alle banche che c´è davvero il desiderio che il progetto si tramuti a
breve in realtà.
Le conseguenze
Cerchiamo insieme di
capire quali potrebbero essere le conseguenze di un´azione di questa tipologia.
A quanto pare offrire alle aziende un prestito d´uso per i nuovi dipendenti
potrebbe portare ad un incremento davvero molto importante del metallo prezioso
da mettere in lavorazione, incremento che avrebbe luogo nel giro di appena 2
anni. Le aziende orafe che entrerebbero in gioco sarebbero circa 150 e i posti
di lavoro creati sarebbero alla fine come minimo 300. Capite bene che si tratta
quindi di un importante salto di qualità per il distretto orafo aretino, di un
importante miglioramento, di un primo passo verso l´uscita dalla crisi
economica che lentamente inizierebbe a diventare passato lasciando spazio
invece ad un fertile periodo di crescita e di prosperità.
Non solo prestiti
Ovviamente gli
Stati Generali dell´Oreficeria non hanno preso in considerazione solo questa
proposta. Si è parlato infatti anche di possibili miglioramenti da apportare
alle fiere di settore, alle fiere che hanno luogo sia ad Arezzo che a Vicenza.
Queste fiere infatti sono momenti di grande rilevanza per le aziende orafe che
proprio qui trovano nuovi clienti e nuove collaborazioni, che proprio qui
riescono ad ottenere quindi la crescita annua di cui hanno bisogno per
svilupparsi al meglio. Si è parlato inoltre anche della posizione del gioiello
Made in Italy sui mercati internazionali, mercati che a causa degli interventi
dei governi locali infatti hanno acquistato meno gioielli italiani negli ultimi
tempi portando delle conseguenze economiche negative che meritano di essere
fermate quanto prima.