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I diamanti con taglio a brillante, i più diffusi.
In una gioielleria
possiamo trovare molti tagli diversi di diamante, ma quello senza dubbio più
diffuso, utilizzato e famoso è il taglio a brillante. Andiamo insieme a
scoprire di cosa si tratta.
Il taglio a brillante
Per farvi capire quale sia il taglio a brillante basta ricordarvi i classici
anelli solitario che hanno una bella pietra luminosa di forma rotonda, è
proprio questo il diamante a forma di brillante. Il taglio a brillante ha un
numero ben preciso di sfaccettature, sono infatti 57. Le sfaccettature sono 33
nella parte superiore del diamante e 24 nella zona del padiglione. Non solo, è
presente anche un´ulteriore faccetta, che sarebbe quindi la 58esima,
all´estremità del padiglione. Si tratta di una piccola tavola che altro non è
che il punto d´incontro tra le varie faccette che costituiscono il diamante.
Perché il taglio a brillante ha ottenuto un successo tanto intenso? Il suo
successo è dovuto ovviamente al fatto che permette di mettere in risalto nel
miglior modo possibile la brillantezza di un diamante, cosa questa che gli
altri tagli non permettono con la stessa intensità.
La nascita del diamante a
brillante
Il taglio a brillante nasce verso la fine del 1600 grazie a
Vincenzo Peruzzi, un tagliatore veneziano. Nasce in un momento senza dubbio
davvero molto fertile, proprio all´inizio del 1700 infatti vennero scoperti
molti importanti giacimenti brasiliani che andarono così ad aggiungersi quelli indiani sino a quel momento
utilizzati. C´era quindi una maggiore disponibilità di diamanti grezzi da poter
intagliare e una grande richiesta, ecco allora che il taglio a brillante
divenne subito un taglio di grande successo. Il taglio a brillante fu
formalizzato però solo nel 1919 grazie agli studi di Marcel Tolkowski. C´era
bisogno infatti che venissero segnalate in modo chiaro le formule matematiche
che sottostanno alla realizzazione di questa particolare tipologia di taglio.
Marcel Tolkowski stabilità tutte queste leggi, leggi basate ovviamene sugli
studi sull´ottica, che permettevano di sapere con esattezza come dovevano
essere realizzati gli angoli delle faccette e quali dovevano essere le
proporzioni. In questo modo era possibile rendere semplicemente perfetta sia la
brillantezza che il fuoco della gemma, che cioè la varietà e l´intensità dei
colori che si producono quando il diamante riflette la luce bianca.
Il lato negativo del
taglio a brillante
C´è un lato negativo anche nel taglio a brillante, il
fatto cioè che comporti una notevole perdita di peso della pietra. Pensate
infatti che nonostante la bravura degli intagliatori i diamanti grezzi arrivano
a perdere in alcuni casi anche fino al 60% del loro peso per ottenere un taglio
a brillante ben fatto. Proprio per questo motivo il taglio a brillante è uno
dei tagli più difficili da realizzare, tagli che devono essere fatti solo da
mani veramente esperte.
Una vera e propria
famiglia di tagli
Il taglio a brillante è in realtà una famiglia di tagli.
Rientrano in questa famiglia anche i tagli di forma ovale, i tagli rotondi, i
tagli a goccia, a cuore e a navette, tutti tagli di diamante che possono essere
considerati delle derivazioni del taglio a brillante.