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Le vendite delle riserve auree dei vari
paesi europei sono ormai prosciugate da molto tempo, proprio per questo motivo
non destano più alcun pericolo, proprio per questo motivo il Central Bank Gold
Agreement è per molte persone diventato un accordo superfluo, un accordo
piuttosto inutile da firmare. Nonostante questa corrente di pensiero sia
davvero molto radicata il Central Bank Gold Agreement verrà rinnovato, un
rinnovo che diventerà effettivo a partire dal 27 settembre 2014. L´accordo avrà
una validità di ben 5 anni, sino quindi al 2019. C´è però quest´anno una
differenza davvero molto importante rispetto agli accordi precedenti, è stato
deciso infatti che non verrà imposto alcun genere di limite alle vendite del
prezioso metallo giallo, decisione questa che non convince molti analisti ed
esperti del settore, una decisione che per molte persone non ha in realtà alcun
senso.
Chi prende parte all´accordo
Il Central Bank Gold Agreement vede coinvolta la
Banca Centrale Europea e i seguenti istituti centrali:
· Bank van België/Banque Nationale de Belgique;
· Deutsche Bundesbank;
· Eesti Pank;
· Central Bank of Ireland;
· Bank of Greece;
· Banco de España;
· Banque de France;
· Banca d’Italia;
· Central Bank of Cyprus;
· Latvijas Banka;
· Banque centrale du Luxembourg;
· the Central Bank of Malta;
· De Nederlandsche Bank;
· Oesterreichische Nationalbank;
· Banco de Portugal;
· Banka Slovenije;
· Národná banka Slovenska;
· Suomen Pankki – Finlands Bank;
· Sveriges Riksbank;
·
Swiss National Bank today.
I termini dell´accordo
Nel brevissimo
comunicato messo a disposizione sul sito internet ufficiale della Banca
Centrale Europea si legge che questo accordo vuole ribadire che l´oro è ed è
destinato a rimanere un elemento di fondamentale importanza delle riserve
monetarie globali e che tutte le banche che hanno firmato il Central Bank Gold
Agreement coordineranno al meglio tra loro ogni transazione in oro. Si vuole in
questo modo far sì che le transazioni in oro non vadano a disturbare il
mercato, transazioni che quindi non devono essere eccessive e che non devono
andare a ledere quelli che sono i prezzi dei metalli preziosi. Al momento della
firma dell´accordo tutte le banche che ne prendono parte devono affermare di
non avere intenzione di vendere delle quantità di oro particolarmente intense,
di non avere insomma nessun piano da questo punto di vista. Il World Gold
Council ha visto questa decisione e queste parole come un dato positivo davvero
molto importante, un dettaglio insomma da non trascurare per tutti coloro che
lavorano e investono nei prodotti auriferi.
L´assenza di vincoli
Il fatto che non
sia stato imposto alcun limite alle vendite dell´oro secondo il World Gold
Council è un elemento positivo, significherebbe infatti che ormai non abbiamo
più niente da temere. Secondo gli esperti del settore invece la situazione è
del tutto diversa. Gli esperti affermano che questa decisione non avrà delle
ripercussioni nel breve periodo, ripercussioni che si potrebbero però far
sentire invece nel corso del tempo. Per adesso gli orizzonti futuri e le
possibili conseguenze di questa decisione sono incerti, non ci resta che
attendere quindi per scoprire come il mercato dell´oro cambierà sotto il peso
di queste importanti decisioni.